Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

giovedì 30 agosto 2007

Biografie Potenziali: Enfant Terrible

Pittore fallito, Hector Luis Belial abbandona lo studio delle arti figurative a nove anni, quando vede fallire il suo astuto piano di vendere allo zio materno un proprio acquerello, spacciandolo per un Van Gogh. Deluso, il giovane si chiude in se stesso, dedicandosi alla numismatica. L'intenzione è quella di collezionare soltanto monete false. Anche questa strada si rivela, però, piena di difficoltà: i falsi si rivelano più difficili da trovare delle controparti autentiche, forse perché estremamente ben fatti. Perfino il biglietto da 20$ falso riportato dal padre durante il viaggio si rivela sconsigliabile da mostrare agli amici.
Ben presto, quindi, il giovane inizia a coltivare le sue passioni segretamente. Pochi anni più tardi ritaglia da un giornale un'ampia lista dei libri messi all'indice dalla chiesa negli ultimi cent'anni, ed inizia a leggerli metodicamente, in modo segreto e compiaciuto. A quindici anni progetta con gli amici un furto di attrezzature scientifiche al laboratorio scolastico ed apre una distilleria clandestina d'assenzio. Con lo stesso team, fonda anche un caustico settimanale di "enigmistica demenziale", che però ha vita breve. La scoperta che il Belial utilizza i mezzi del laboratorio informatico per la stampa del rotocalco porta alla prematura chiusura della rivista dopo otto settimane di vita, e alla sospensione punitiva per il suo fondatore. Ma Belial non si perde d'animo, e dedica i giorni di vacanza forzata alla stesura di un lungo memoriale goliardico, contenente le infinite malefatte compiute negli anni da liceale, e la cui stesura occuperà innumerevoli ore di lezione di chimica.
Il lungo esercizio di scrittura lo porta ad abbracciare più ambiziosi progetti letterari, che si concretizzano, nel 2007, in Saxophone Street Blues.

martedì 28 agosto 2007

Biografie Potenziali: D'entre les Morts

Hector Luis Belial è lo pseudonimo usato da Hector Boileau (Parigi, 1978) e Thomas Luis Ayraud, alias Charles Belial (Rochefort-Sur-Mer, 1987). L'incontro tra i due avviene nel Febbraio 2006, in occasione della cena di gala del prestigioso Prix du Roman d'Aventures: Ayraud è invitato come vincitore, Boileau come giurato, in quanto a sua volta vincitore di una precedente edizione del concorso. Entrambi, peraltro, vincono il Prix grazie ad un noir dall'ambientazione surreale, incentrato sull'impossibile omicidio di un uomo morto (benché lo scritto di Ayraud avesse per protagonista un rocambolesco falsario e ladro d'opere d'arte, e non un ). Notando di aver scritto, virtualmente, lo stesso romanzo, i due provano a divenire lo stesso scrittore.
"Hector Luis Belial non è semplicemente lo pseudonimo che somma algebricamente i nostri sforzi congiunti" sostengono i due, "ma piuttosto un personaggio con una sua personalità, ed una propria esistenza che reinventiamo ogni volta. Spesso includiamo nella biografie potenziali di Belial quell'inventiva spensierata, quegli elementi da feuilleton che non trovano spazio nei nostri romanzi..."

domenica 26 agosto 2007

Biografie Potenziali: El Castigo de Dios

Hector Luis Belial, XVI Barone di San Morel, nasce nel 1987 a Toledo. Dalla famiglia, oltre all'inesorabile decadenza di un ampio patrimonio immobiliare, eredita una tradizione di epifanie nefaste, inaugurata dall'avo Ignacio Maria de Belial. Il II Barone di San Morel, in effetti, si trovava su di "una carovana di peccato" lungo la via per Santiago quando, colto da un'improvvisa illuminazione, decide di prendere i voti e di devolvere tutti i suoi averi alla sacra causa dell'Inquisizione. Muore stroncato da un infarto poche ore dopo. D'altro canto Carminio Belial, III Barone di San Morel, non pare interessato a perpetrare il tardivo desiderio del padre, almeno fino a che non scopre, con tragica certezza, di non esser figlio del defunto Barone, ma del volgare garzone del fornaio di San Morel. Prima che riesca a fuggire oltre l'Oceano, Carminio viene raggiunto dal fratello Alfonso Cezar, oscuro capitano di ventura temuto da mori ed ispanici, e meglio noto come "El Sanguinario" o addirittura "El Castigo de Dios". La vendetta di Cezar, poi IV Barone di San Morel, è tremenda, e vede il fratello bruciare vivo assieme al garzone suo padre entro il forno per il pane del paese. In seguito, Cezar investe ingenti risorse sul figlio Rafael, che riesce a portare fin quasi sul soglio papale alla morte di Alessandro VI. La morte di Cezar pare causata proprio dall'abbandono della carriera ecclesiastica da parte del figlio, che diviene così V Conte di San Morel; Rafael, tuttavia, vivrà lungamente in povertà in Roma, tenuto lontano dai suoi possedimenti dalla vergogna. Ma alla sua morte l'equilibrio viene ristabilito dall'erede Adalberto, con cui inizia un lungo periodo di stabilità (e di lenta decadenza) per la famiglia Belial.
"Nella vita di ciascuno dei miei antenati" sostiene Hector Belial, "si può ritrovare un'improvvisa illuminazione, una scelta di deviare dal corso prestabilito degli eventi che finisce, invariabilmente, in fallimento o tragedia. Io credo che, nella mia vita, tale deviazione corrisponda alla scelta di dedicarmi alla letteratura...".

venerdì 17 agosto 2007

Biografie Potenziali: Belial & Söhne

Figlio di un noto orologiaio svizzero, Hector Luis Belial rifiuta di proseguire la redditizia attività artigianale che da generazioni si tramanda di padre in figlio nella sua famiglia. "Il tempo" sostiene Belial, "è un'illusione. Cercare di misurarlo è presunzione. Spendere migliaia di euro per un orologio da polso, semplice stupidità."
Belial si interessa, piuttosto, di cinema, dedicandosi a corti tanto oltraggiosi da costargli l'espulsione dalla scuola di cinema di Zurigo. "Con la cinepresa improvvisavo, non lavoravo mai su una sceneggiatura pre-determinata. I miei insegnanti mi accusarono di aver usato l'obiettivo come semplice estensione del fallo, cercando di farlo penetrare fisicamente negli oggetti, senza riuscire a cogliere l'anima di una scena. Ero molto giovane e inesperto: di certo ho commesso degli errori. Ciò non toglie un dato di fatto: i miei insegnanti non capivano un cazzo".
Abbandonando la Svizzera e le aspirazioni registiche, Belial si è dedicato alla scrittura, giungendo nel 2007 alla pubblicazione del suo primo romanzo, Saxophone Street Blues. "Tornerò a lavorare per il cinema? Forse. Per il momento, ho cercato di mettere il cinema nel mio romanzo; forse, in futuro, mi riuscirà finalmente di fare il contrario".

domenica 12 agosto 2007

Biografie Potenziali: Wrath of the King

Nato nel 1987, Hector Luis Belial è l'ultimo figlio di Tommy "Slim" Berry, morto in circostanze misteriose nel '93. Berry era noto per esser stato coinvolto, negli anni '70 ed '80, in una serie di processi intentati contro una nota casa discografica. L'accusa, rivolta nientemeno che ad Elvis Presley, era di plagio: il Re avrebbe rubato diversi brani da un oscuro album inciso da Berry nei primi anni '60.
Pur non dando troppo peso alle teorie del padre, Belial sostiene che la sua morte sia direttamente collegata al Re di Memphis, così come lo sarebbero diversi atti intimidatori che il giovane avrebbe ricevuto e che l'hanno portato a cambiare nome e città, inventando infine lo pseudonimo di Belial per diffondere le sua opere letterarie.
- Thomas Berry -, afferma Belial, -è stato assassinato da una setta di feticisti fanatici di Elvis Presley, chiamata "Faith in Graceland". Infastidita dal polverone mediatico sollevato dai processi intentati da mio padre, la congrega l'ha eliminato manomettendo i freni della sua automobile. In seguito, ha più volte attentato a me e alla mia famiglia-. L'esistenza di tale setta, per quanto non comprovata, non è improbabile, visto l'enorme numero di circoli di fan del Re del Rock & Roll esistenti negli U.S.A. a trent'anni dalla sua scomparsa. –I seguaci di "Faith in Graceland" giungono ad identificare Elvis con Gesù Cristo: predicano la sua resurrezione, praticano matrimoni e battesimi in nome di Elvis, organizzano eucarestie a base di barbiturici. La congrega è guidata da un numero imprecisato di Apostoli che avrebbero avuto l'onore, in vita, di suonare con Presley. Solo costoro, e i Discepoli da loro designati, hanno la possibilità di simulare la Sacra Rinascita impersonando Elvis ed indossando alcuni abiti di scena originali, trafugati od ottenuti in vario modo. Tutto ciò può avvenire soltanto in occasione di festività rigidamente prestabilite.-
La casa discografica non ha mai preso posizione riguardo alla presunta setta.

martedì 7 agosto 2007

Biografie Potenziali: R.I.P.#2

Il cadavere attribuito ad Hector Luis Belial è stato ritrovato nel Dicembre 2006 presso uno degli scantinati della fallita industria chimica Chenevard-Farben I.G.. L'edificio, sito alla periferia di Berlino, era stato raso al suolo da un incendio d'evidente origine dolosa, nonostante fosse abbandonato già da diversi anni.
L'unica parte del complesso a presentarsi intatta nonostante il rogo, in effetti, era l'ampia stanza blindata che era stata dimora, e forse galera, del Belial. Agli occhi dei soccorritori si presentava una sorta di loft sotterraneo, completo di tutto il necessario per la sopravvivenza di una persona, inclusa una sostanziosa riserva di alimenti durevoli, una biblioteca di testi in lingua italiana, un impianto stereo, una palestra, un televisore. La morte di Belial sarebbe avvenuta per soffocamento, in seguito alla distruzione dell'impianto di ventilazione.
In realtà, tuttavia, poche sono le certezze sull'identità di quest'unica vittima dell'incendio della Chenevard. Gli ex dirigenti dell'azienda si sono dichiarati del tutto ignari della presenza del giovane nell'edificio, benché tutto lasci presupporre che Belial avesse passato buona parte della sua esistenza chiuso nel sotterraneo, rimanendone imprigionato anche dopo la bancarotta della Chenevard.
L'inchiesta aperta dagli inquirenti berlinesi ha avuto un ampio impatto sull'immaginario collettivo, grazie anche alle fantasiose ipotesi sostenute dalla stampa internazionale. La più nota ricostruzione vedrebbe Belial come il figlio segreto del ricercatore italo-argentino Ferdinando De Villa, morto in circostanze misteriose nel 1987 mentre studiava gli effetti delle radiazioni sui superstiti di Chernobyl. Secondo altri, Belial sarebbe stato usato come cavia umana per crudeli esperimenti, il che spiegherebbe il riserbo mantenuto dalle autorità sull'autopsia del giovane (voci non confermate indicano che il cadavere presentava orribili ed innaturali deformità...).
Al di là di tali ipotesi più o meno fantascientifiche, di Belial rimangono alcuni documenti certi, e sono i suoi manoscritti: un numero non precisato di opere di finzione è stato ritrovato in quello che appare come il meticoloso archivio personale del misterioso defunto.
Saxophone Street Blues è la prima tra queste opere a raggiungere il pubblico italiano.

giovedì 2 agosto 2007

Biografie Potenziali: Medice Cura Te Ipsum

Ultimo rampollo di una dinastia italo-argentina, il ventenne Hector Luis Juan Amado de la Trinidad Obscura de Belial è largamente considerato la pecora nera di una famiglia dalla lunga tradizione nella medicina. Da sempre, infatti, le sorti della facoltosa discendenza di Augusto Belial erano legate a doppio filo con quelle dell'Hospital Italiano de Buenos Aires, senza contare le molte attività collaterali istituite in campo medico dai vari membri della famiglia. Il diseredato Hector Luis sarebbe, agli occhi dei parenti, doppiamente reo. Innanzitutto per aver interrotto la tradizione medica di famiglia, preferendo gli studi in lettere ("mi fa schifo il sangue", avrebbe dichiarato fra l'orrore dei parenti). Ed in secondo luogo per aver infangato il nome di famiglia denunciando col sarcasmo di vari articoli satirici certi presunti casi di malasanità, imputabili, a detta del giovane, proprio ai Belial e ai loro interessi.
"Il sangue di questa stirpe" ha dichiarato Hector Luis "va marcendo di generazione in generazione; con esso se ne va anche la capacità di impugnare un bisturi, andata perduta da almeno un paio di generazioni. Io non sono che un altro idiota in una lunga serie di incapaci e ladri, permettetemi almeno di essere l'ultimo!".
Causa dell'astio verso la famglia sarebbe la morte, nel 2003, di Alejandro Picar de Oliveira. L'amico d'infanzia del giovane Belial si sarebbe spento, a dire di Hector, proprio "per l'ingorda stupidità della mia famiglia, ne sia maledetto il nome." Fuggito in Italia, Belial non ha vita facile, ma trova conforto, ancora una volta, nella stesura di romanzi.

Biografie Potenziali: L'asin drome

Hetcor Lius Bleial soff rediun'astrana form adidididislessia. Mloti scirottori, odop ave 'rterminato un roman zorima n gono accorto di dee ere st4nope rore afiassrei flolgio bia .ncoBelial, hal oirnrtnoc, avré bbemo tili$$me eidee, finto rppe, forse, ma kwal che scherzo! delde stinogli "M"pedisce di formula + re le arpole cor rettamente. IL rrettocore auto-matique d'iWord(TM) non ha juta. I me, dici? non osno han kòrar riva tiad un adiagonsi, Vista(TM) le vidente di Fico ltà accomuni care coni lpaz jente... Ilcon sigilio a L l'Ettore èqquel Lodi gode redi Sacsofòn Stritbluss: potereb be "S"re lul timo skritt ocompren sibille dibellial...