venerdì 17 ottobre 2008
Belial su I Caffè Culturali
Su I Caffè Culturali (sito sperimentale dell'Area per lo Studio dell'Italianistica dell'Istituto I.S.U.), nella nuova sezione "autori inespressi" è possibile leggere un´intervista a puntate ad Hector Luis Belial. Qui.
martedì 5 agosto 2008
Masked & Anonymous: Italo Calvino
Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e Glielo dirò. Ma non le dirò mai la verità, di questo può star sicura.
[Lettera a Germana Pescio Bottino, 9 Giugno 1964]
lunedì 7 luglio 2008
Il Problema dei Sogni su TerraNullius
Da oggi il racconto "Il Problema dei Sogni" è disponibile anche su TerraNullius, l'atelier di scritture a sorgente libera. Un grazie allo staff di TN (che ha scelto anche un'immagine appropriata!)
sabato 5 luglio 2008
Belial Segnalato al Premio Gran Giallo Città di Cattolica
Il racconto "La Verità del Pesce Rosso" di Hector Luis Belial è stato segnalato al XXV Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Sono stati dichiarati vincitori ex aequo Gianluca Ascione (con il racconto "Fino all'ultimo Respiro") ed Anna Iaquinta ("La Morte nel Cuore). La Giuria ha deciso inoltre di segnalare “La verità del pesce rosso” con la seguente motivazione:
“per l'evidente ispirazione borgesiana proprio per la qualità della lingua e per l'uso finale della trovata che dà senso alla pubblica confessione radiofonica del protagonista per un delitto perfetto”.
Il Premio Gran Giallo Città di Cattolica, nato nel 1973, premia dal 1981 i migliori racconti gialli e noir con ambientazione italiana. Tra i giurati Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Andrea G. Pinketts, Igor Longo, Marinella Manicardi, Luciana Leoni. L'edizione corrente è legata al concorso Mystfest aperto a video di durata inferiore ai 5 minuti.
Newsrimini riporta la notizia qui.
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Hector Luis Belial
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Etichette: Concorsi, La Verità del Pesce Rosso
sabato 28 giugno 2008
Masked & Anonymous: Iggy Pop
You're wearing a mask
You're wearing a mask
You're wearing a mask
You look better that way
You're wearing a mask
You're wearing a mask
You're wearing a mask
You look better that way
Are you my friend?
Are you my plumber?
Are you my God?
What do you do?
Wearing a mask
You're wearing a mask
You're wearing a mask...
[Dall'album Beat 'Em Up (2001)]
Biografie Potenziali: Fabrique de Romans
Fondata a Parigi nel 1835, la Maison Belial & Cie era rinomata per la sua duplice attività di "fabbrica di romanzi" e di bordello. All'attività di casa di piaceri, regolarmente registrata, si affiancava infatti una tipografia clandestina, abilmente celata dietro una finta parete nello scantinato.
-Il successo delle pubblicazioni clandestine della Maison Belial-, puntualizza lo storico Peter St. John le Baptiste de la Salle nella sua Histoire de la Prostitución, -arrivò in pochi anni a pareggiare le entrate del commercio dei corpi, tanto che in pochi anni furono oltre 200 i titoli offerti dalla sotterranea rivendita di pamphlet.-
Scritti grossolanamente e stampati con mezzi scadenti, i romanzi Belial conservavano tutto il fascino del proibito; per lo più a sfondo erotico, le trame prendevano spunto dai racconti dei molti avventori della casa chiusa, provenienti da tutto il mondo.
-La strategia di marketing della Maison era semplice>, continua de la Salle, -i romanzi venivano spacciati come le più perverse pubblicazioni di Parigi, epiteto che valse alla stamperia di Rue Lucifer un numero crescente di estimatori, perfino oltremanica.-
Nel 1847 l'attività tipografica fu sequestrata in quanto lesiva del pubblico pudore, mentre il bordello continuò la sua attività fino al 1870. Pochi dei titoli stampati in quei dodici anni di attività ci sono giunti in forma integra, mentre completamente sconosciuti rimangono i nomi degli autori che si successero nella composizione dei testi. Non è escluso che a "negri" di professione e scrittori in bolletta si affiancassero le stesse prostitute della Maison.
-Si trattava forse di scribacchini senz'arte né parte-, ha commentato Hector Luis Belial, -Ma avevano quantomeno l'opportunità di vivere, quasi onestamente, della loro scrittura, e di scomparire dietro la propria opera. Ed il pubblico gradiva. La Maison Belial fu uno dei più liberi esperimenti di editoria nella storia della carta stampata, e la scelta del mio pseudonimo vuole essere un omaggio a quella singolare esperienza ed ai suoi anonimi fautori.-
martedì 17 giugno 2008
Saxophone Street Blues su Mangialibri
Su Mangialibri, David Frati recensisce Saxophone Street Blues. Qui.