lunedì 11 febbraio 2008
Premio Belial: Biografia I di Mony Taylor
Hector Luis Belial fin dalla nascita destò preoccupazioni per i suoi genitori. Era l’8 di Luglio del 1987 (08/07/1987) quando la signora Astrid di professioni astrologa e il signor Arnaldo Belial di professione insegnante di yoga video nascere il bambino.
Il nome fu scelto dopo la prima poppata del bebé: Hector per via del suo fragile corpicino che ricordava il cane della vicina di casa e Luis per via del grande capo ascita “Luis Arcieux” che per primo decise di volare giù da una rupe alta 1500 metri… chiaramente l’esito non fu positivo, ma per Arnaldo il capo ascita era un vero e proprio idolo.
Astrid, che tutt’ora continua a legger tarocchi a tutto il quartiere e ad essere presente in diretta tv per una rete regionale, racconta che il figlio, data la straordinaria coincidenza dei numeri della sua data di nascita, continua a dire che sarà il nuovo Messia e che di segno zodiacale è della Bilancia perché incarna tutte le sfumature dell’equilibrio tra bene e male, tra realtà e fantasia.
Quando i genitori erano a casa era un problema: Arnaldo parlava di “lievitazione”, “concentrazione”, la moglie Astrid parlava di “Luna”, “Posizione astrale”. Hector Luis per non sentire quei discorsi, a suo giudizio idioti, si rifugiava in camera sua a vedere i vecchi VHS che trovava in casa. Fu così che, togliendo le cassette di astrologia e quelli di posizioni yoga trovò “La Casa” che cominciò a vedere notte e giorno quasi senza interruzione.
L’infanzia di Hector Luis fu piuttosto in ombra rispetto alle personalità particolari dei genitori, ma verso i 16 anni trovò un suo riscatto. Un giorno uscì dalla sua camera da letto vestito con un cappotto lungo in pelle, stivali, jeans stracciati e maglia con disegni oscuri. I capelli erano lunghi, riccioli e gli occhi chiarissimi risplendevano come non mai. La madre Astrid vedendolo si sentì avverata la sua premonizione: il Messia era arrivato. Il padre, invece, si limitò a dare uno scapaccione al figlio dicendogli: “Vestiti decentemente”. Hector Luis da quel momento affondò appieno la sua personalità nell’esoterismo ascoltando solo gruppi metal, guardando ogni giorno almeno un film horror e scrivendo…
La scrittura per Hector Luis divenne una sorta di “liberazione”, questa volta non solo dalla sua famiglia, ma anche dal caos quotidiano che induce la popolazione a non guardare la realtà (parole sue).
Oggi Hector Luis Belial ha 20 anni e scrive, sotto effetto di stupefacenti, libri apparentemente seri, ma colmi di messaggi subliminali che inducono all’uso delle nuove droghe da lui scoperte, quali la “mimosa in fiore” o la “camomilla salata con rosmarino”. Più volte Hector Luis ha provato a disegnare, ma la censura ha fortemente bloccato ogni sua opera.
Venerato dalla madre e sospettato dal padre di volergli rubare il lavoro in un prossimo futuro, Hector Luis tutt’oggi gira il mondo in cerca di ispirazioni per i suoi libri che, a sorpresa, riscuotono sempre un maggiore successo.
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