Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

martedì 29 gennaio 2008

Don DeLillo - L'Uomo che Cade


E' uscita oggi l'edizione italiana dell'ultimo romanzo del vecchio Donnie. Nei prossimi giorni la recensione di Belial, il quale si trova, attualmente, nella Bolivia sudorientale. Stando alle dichiarazioni ufficiali, le motivazioni di questo improvviso viaggio sarebbero ricollegabili ad "estese piantagioni di caffé", "incalcolabili vantaggi fiscali" e "señoritas alquanto discinte".

domenica 27 gennaio 2008

Saxophone Street Blues su Vertigine

Rossano Astremo saluta i primi tre titoli di Las Vegas, includendo un breve giudizio a Saxophone Street Blues. Qui.

venerdì 11 gennaio 2008

Saxophone Street Blues su Arcilettore

Qui.

martedì 8 gennaio 2008

Saxophone Street Blues - Da Oggi nelle Peggiori Librerie


Comunicazione di servizio: esce oggi l'edizione italiana di Saxophone Street Blues, l'atteso romanzo d'esordio dell'ex stuntman e narcotrafficante Hector Luis Belial. Per questioni di ordine pubblico, l'ingresso a molte librerie di Milano è stato transennato. "Abbiamo dovuto raddoppiare la sicurezza per evitare che i fan, accampati qui fuori fin dalla scorsa notte, sfondassero le vetrine saccheggiando il negozio" sostiene Adolfo Grimm, responsabile della sicurezza di un noto multistore del centro. "Vendere libri diventa ogni giorno più pericoloso", conclude Grimm.

P.S. Saxophone Street Blues si può ordinare anche su Las Vegas Edizioni.com.

domenica 6 gennaio 2008

Droghe, pt. 2


100 tappi di bottiglia di birra (collezione privata).
Sono il metodico, ossessivo alcolismo di Belial...

venerdì 4 gennaio 2008

Biografie Potenziali: Caligari


Nato a Vaduz nel 1987, Hector Luis Belial ha iniziato a dare i primi segni di squilibrio mentale attorno ai 10 anni. Il padre, Werner Belial, agente di cambio, porta ancora le cicatrici che si procurò il giorno in cui tentò di dissuadere il figlio dal distruggere il bagno di casa. -Aveva avuto scatti di rabbia, in precedenza, ma nulla di preoccupante. Una notte di Ottobre, tuttavia (era il 1997), sentii dei rumori lancinanti dal bagno del pianterreno, quello degli ospiti, precisamente. Hector stava facendo a pezzi, con un martello e una spaventosa furia metodica, la vasca da bagno ed il lavandino. Tentai di fermarlo ma... capii, ben presto, che avrebbe potuto uccidermi. Chiamammo la polizia, ma perfino gli agenti si rifiutarono di intervenire fino a che mio figlio non si fosse fermato.-. La madre, Laura della Casa, ricorda: -La malattia gli induceva scatti di rabbia tremendi e irrefrenabili... eppure era un bambino molto dolce, dotato di una forza creativa irruenta. Come ex attrice, tentai di incanalare questa sua predisposizione verso il teatro. E devo dire che non l'ho mai visto così assorto e tranquillo come di fronte alle rappresentazioni cui l'accompagnavo fin da piccolissimo. Finito lo spettacolo, lungo la strada di casa, imitava gli attori in maniera quasi sconcertante. Potrei dire che aveva una naturale inclinazione ad impersonare le vite degli altri, un'inclinazione che continuò a coltivare sempre... e che, continuo a crederlo fermamente, l'avrebbe potuto portare molto lontano.-
Nel 2003 l'imputazione per l'omicidio di una turista ventiseienne non ha potuto condannare Belial per insufficienza di prove. L'accusa ha tuttavia ottenuto che l'imputato venisse sottoposto alle cure del Dr. Caligari, presso l'istituto psichiatrico di Sevelen.
-Non siamo riusciti- sostiene Caligari -a giungere ad una diagnosi completa riguardo alla psiche di Hector Luis Belial. Egli soffre di una complessa somma di disfunzioni mentali tanto atipiche quanto inquietanti. Il problema principale è che il paziente sembra non reagire alle cure, ed appare lucido per la maggior parte del tempo. Gli ho suggerito, come da prassi, di tenere un diario in cui riportasse ciò che gli passava per la testa... ma anziché dedicarsi alla propria introspezione, Belial ha iniziato a produrre opere di pura finzione, e con un certo accanimento. I miei colleghi sono concordi nel dubitare che tale esercizio possa essere del benché minimo giovamento alla sua schizofrenia; tuttavia non ho il cuore di proibirgli quest'attività, che è divenuta il suo principale interesse durante le giornate all'Istituto, e che l'ha perfino portato alla pubblicazione di un romanzo...-