Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

martedì 1 settembre 2009

Biografie Potenziali: L'Appestato

Hector L. Belial è recentemente scomparso, vittima - secondo i medici - della Nuova Influenza. L'autore, che vantava dubitabili origini uzbeke, sarebbe stato contagiato all'ospedale San Pancrazio di Buduar, dove si trovava ricoverato in seguito ad un grave incidente d'auto.


-Il Belial-, racconta di dr. Prurito, laureato per corrispondenza all'università di Livorno, -di ritorno da una serata di sensibilizzazione contro la vendita dell'alcol ai minorenni, si era messo alla guida della propria autovettura nel più adeguato stato d'ebbrezza. La rovinosa uscita di strada nei pressi di un burrone gli ha provocato lesioni gravi alla spina dorsale, fratture multiple ad entrambe le braccia, l'amputazione della gamba sinistra, ustioni di terzo grado su metà del corpo, difficoltà respiratorie, danni permanenti all'udito e alla vista, nonché la rottura dell'unghia dell'alluce destro.-. La causa del decesso, tuttavia, non sarebbe imputabile ai postumi dell'incidente. -Il paziente-, conferma Prurito, -si trovava ormai fuori pericolo, in chiara via di guarigione.-. I sintomi dell'influenza A erano evidenti: -Era presente la mia equipe al completo, loro glielo confermeranno. Prima di registrare l'arresto cardiaco, l'abbiamo sentito starnutire.-.

Un altro decesso illustre ascrivibile alla Nuova Influenza, dunque, che va ad aggiungersi a quello del beneamato José "Cabron" Jimenez, beneamato produttore di sigari e comico del cinema muto passato a miglior vita la settimana scorsa. Jimenez, ecuadoregno, centododici anni e due polmoni artificiali, rientra negli annali della medicina moderna tra le vittime di complicazioni respiratorie dovute all'influenza A. Anche Fernanda Pivano, le cui esequie si sono svolte recentemente, non è stata colpita dal terribile virus. Frattanto, i 22 Boy Scout di Novi Ligure contagiati durante una vacanza-trasformata-in-tragedia in Galles, non sono stati decimati dalla Nuova Influenza.

Durante la sua ultima intervista, apparsa il mese scorso sulla rivista britannica Mojo, Belial aveva dichiarato: -Non ho la minima intenzione di vaccinarmi contro questa scemenza suina, o neoinfluenza o raffreddore A, come diavolo la vogliate chiamare. Sono nato a un anno dal disastro di Chernobyl, senza che le radiazioni mi provocassero nessun esubero nel numero di gambe e braccia. Ho commesso la follia di mangiare carne bovina - e più di una volta! - durante gli anni della mucca pazza, e sono miracolosamente sopravvissuto. E' clamoroso: non sono stato attaccato dall'aviaria, nessuno ha tentato di avvelenarmi con l'antrace, e, come se non bastasse, sono riuscito a non contrarre la SARS. Devo avere almeno un santo in paradiso, perché la terrificante epidemia di meningite, che ha distrutto un'intera generazione, mietendo milioni di miei coetanei, non mi ha nemmeno sfiorato. Sono sopravvissuto a tutto, sopravviverò anche a questo.-.
-La medicina ci insegna da sempre ad avere fede e a non sfidare la sorte.-, conclude con amarezza accademica il dr. Prurito.