Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

venerdì 17 agosto 2007

Biografie Potenziali: Belial & Söhne

Figlio di un noto orologiaio svizzero, Hector Luis Belial rifiuta di proseguire la redditizia attività artigianale che da generazioni si tramanda di padre in figlio nella sua famiglia. "Il tempo" sostiene Belial, "è un'illusione. Cercare di misurarlo è presunzione. Spendere migliaia di euro per un orologio da polso, semplice stupidità."
Belial si interessa, piuttosto, di cinema, dedicandosi a corti tanto oltraggiosi da costargli l'espulsione dalla scuola di cinema di Zurigo. "Con la cinepresa improvvisavo, non lavoravo mai su una sceneggiatura pre-determinata. I miei insegnanti mi accusarono di aver usato l'obiettivo come semplice estensione del fallo, cercando di farlo penetrare fisicamente negli oggetti, senza riuscire a cogliere l'anima di una scena. Ero molto giovane e inesperto: di certo ho commesso degli errori. Ciò non toglie un dato di fatto: i miei insegnanti non capivano un cazzo".
Abbandonando la Svizzera e le aspirazioni registiche, Belial si è dedicato alla scrittura, giungendo nel 2007 alla pubblicazione del suo primo romanzo, Saxophone Street Blues. "Tornerò a lavorare per il cinema? Forse. Per il momento, ho cercato di mettere il cinema nel mio romanzo; forse, in futuro, mi riuscirà finalmente di fare il contrario".

Nessun commento: