Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

giovedì 2 agosto 2007

Biografie Potenziali: Medice Cura Te Ipsum

Ultimo rampollo di una dinastia italo-argentina, il ventenne Hector Luis Juan Amado de la Trinidad Obscura de Belial è largamente considerato la pecora nera di una famiglia dalla lunga tradizione nella medicina. Da sempre, infatti, le sorti della facoltosa discendenza di Augusto Belial erano legate a doppio filo con quelle dell'Hospital Italiano de Buenos Aires, senza contare le molte attività collaterali istituite in campo medico dai vari membri della famiglia. Il diseredato Hector Luis sarebbe, agli occhi dei parenti, doppiamente reo. Innanzitutto per aver interrotto la tradizione medica di famiglia, preferendo gli studi in lettere ("mi fa schifo il sangue", avrebbe dichiarato fra l'orrore dei parenti). Ed in secondo luogo per aver infangato il nome di famiglia denunciando col sarcasmo di vari articoli satirici certi presunti casi di malasanità, imputabili, a detta del giovane, proprio ai Belial e ai loro interessi.
"Il sangue di questa stirpe" ha dichiarato Hector Luis "va marcendo di generazione in generazione; con esso se ne va anche la capacità di impugnare un bisturi, andata perduta da almeno un paio di generazioni. Io non sono che un altro idiota in una lunga serie di incapaci e ladri, permettetemi almeno di essere l'ultimo!".
Causa dell'astio verso la famglia sarebbe la morte, nel 2003, di Alejandro Picar de Oliveira. L'amico d'infanzia del giovane Belial si sarebbe spento, a dire di Hector, proprio "per l'ingorda stupidità della mia famiglia, ne sia maledetto il nome." Fuggito in Italia, Belial non ha vita facile, ma trova conforto, ancora una volta, nella stesura di romanzi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

adoro i fratelli coen. adoro "fratello dove sei", anche. ma penso lebowski sia davvero una pietra miliare per il cinema degli ultimi decenni!
un saluto, luCap

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