Belial coltiva, tra gli altri, il vizio della scrittura. Ha scritto i romanzi Saxophone Street Blues (2008, Las Vegas) e Making Movies (2009, Las Vegas).

mercoledì 6 febbraio 2008

Premio Belial: Biografia di Rococò Rocks

Ettore Luigi Belli nasce a Trento nel 1987 in una famiglia piccolo-borghese (il padre è ingegnere civile e la madre catechista).
Figlio unico, trascorre un'infanzia tranquilla immerso nella natura grazie ai frequenti soggiorni in montagna.
Nel 1996 il padre si trasferisce per lavoro nella Val Pusteria e intraprende dei progetti ecologici per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili.
Ettore e la madre lo raggiungono presto e il bambino frequenta qui le scuole dell'obbligo e il Liceo Scientifico.
Ben presto il suo carattere ombroso e inquieto lo porta però a preferire le letture autonome ed eterogenee della piccola biblioteca locale (in particolare Baudelaire e gli scrittori dell'avanguardia futurista, tra cui F.T. Marinetti) e le lunghe passeggiate solitarie nei boschi.
Su forte pressione paterna si iscrive in seguito all' Università Degli Studi di Trento in Ingegneria Ambientale, ma abbandona gli studi dopo solo un semestre e si allontana bruscamente dalla famiglia per trasferirsi a Milano, l'agognata "grande macchina luccicante" dove pensa di trovare un'alternativa al "buonismo ipocrita e all'esasperante correttezza" nonchè al "paradiso forzato" come afferma egli stesso riferendosi alle sue esperienze familiare e trentina.
A Milano Ettore viene profondamente colpito dalla vita caotica della città e dei suoi abitanti e si appassiona alla letteratura nordamericana. Osserva e raccoglie storie di vita di periferia, egli stesso sperimenta la vita dissoluta e le opportunità che la strada offre e comincia a riparare e vendere pezzi di ricambio per auto rubati.
Si avvicina all'occultismo e si definisce "seguace dell' Artificio, del motore che gratta e insozza, della polpa spiaccicata, del nero Signore dell' inferno".
In pochi mesi scrive Saxophone Street Blues, il suo romanzo d'esordio in cui si firma con lo pseudonimo di Hector Luis Belial.

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